lunedì 12 dicembre 2016

Allucinazioni collettive


Niente, non ce la fanno. Non ci arrivano, non lo fanno apposta, poverini, sono così e non ci possono far niente. Sono arroganti, presuntuosi, saccenti. Sono quelli convinti di essere sempre l'unica parte seria, l'unica votabile, l'unica che un sano di mente possa veramente prendere in considerazione. Sono quelli che ai tempi di Berlusconi si chiedevano come fosse possibile che la metà degli italiani desse fiducia a uno come lui, quando dall'altra parte c'era gente preparata, gente seria, gente che davvero voleva il bene dell'Italia, gente che non faceva brutte figure, gente che non andava a mignotte, gente credibile. Sono gli stessi che oggi al contrario sono gli unici che è possibile votare, perché gli altri sono populisti, ignoranti, non hanno esperienza, non sono realisti. Sono insomma sempre loro, quelli buoni, quelli bravi, quelli che hanno sempre ragione, quelli che la democrazia è fondamentale, ma è un problema se il popolo democratico non vota per loro. Sono quelli che sull'ignoranza del popolo ci fanno, come tutti, la campagna elettorale per poi lagnarsi di tale ignoranza quando premia l'avversario che, evidentemente, ha saputo giocar meglio.
Sono loro, sempre loro, quelli che in ultima analisi vendono fumo e fanno i froci con il culo degli altri.
Cosa ho di sensato da dire oggi? Vengo al sodo e mi spiego. Si fa un gran parlare della nomina dell'ennesimo governo non eletto dagli italiani, il popolino insorge e se ne lamenta, i radical chic sfruttano l'occasione per irridere l'ignoranza e sghignazzano facendo notare che la carica di Primo Ministro non è elettiva, non mancando di sottolineare che questo dice la costituzione che il popolino, scegliendo in ignoranza evidentemente, ha difeso bocciando la loro riforma. Prescindendo dal fatto che la loro riforma non cambiava di una virgola la faccenda, prescindendo dall'evidente ignoranza del popolino, ci sono un paio di cosette che mi preme dire.
Le tengo dentro e vorrei lasciarle, che tanto è inutile e chi non vuol capire non capisce lo stesso, ma non ce la faccio più e quindi le sputo via.
Vero, verissimo anzi, la carica di Primo Ministro non è elettiva, ma nei fatti questa faccenda è stata ignorata praticamente sempre negli ultimi quindici anni almeno. In ogni tornata elettorale i candidati si premuravano di far sapere che se avesse vinto tal partito allora tal tizio sarebbe diventato Primo Ministro, se ne premuravano a tal punto da farlo scrivere ben evidente anche sulle schede elettorali, in bella vista sovrimpresso sul simbolo del partito. Questi partiti, tra cui anche loro, quelli che fanno i froci con il culo degli altri, si son divertiti a ricordare agli italiani che non si poteva votare tal partito perché altrimenti avremmo avuto tal tizio a capo del governo, si sono divertiti a dirti di votare per tal tizio premier prima ancora di dirti di votare per tal partito al parlamento.
E del resto è comprensibile, con simili leggi elettorali quale parlamento vuoi votare? La costituzione dice che il popolo elegge i suoi rappresentanti in Parlamento e il resto spetta al Parlamento per via diretta o indiretta, ma nei fatti le ultime leggi elettorali hanno privato il popolo di questo diritto obbligandolo a firmare a favore di questa o di quella lista chiusa con a capo un tizio che automaticamente ottiene l'approvazione popolare a diventare capo del governo. Leggi elettorali che forse non saranno incostituzionali nella forma, ma certamente lo sono nello spirito, leggi elettorali che loro, sempre loro, sempre i froci col culo degli altri, non hanno mai cambiato negli anni in cui ne hanno avuto la possibilità. E anzi, l'unica volta in cui lo hanno fatto, si sono premurati di lasciare invariata l'unica cosa che davvero contava.

E quindi? E quindi tutta questa faccenda, tutta la tiritera sul Presidente del Consiglio non eletto dal popolo è una fregnaccia di dimensioni bibliche. Una supercazzola immensa. Un esempio di come si usa la credulità popolare, l'ignoranza del volgo, finché fa comodo e la si disprezza quando non fa più al caso nostro.
Del resto lo stesso Renzi era quello che legittimava tale credulità popolare affermando più volte che non sarebbe mai andato al governo senza passare dalle elezioni. Per poi smentirsi alla prima occasione, sempre per parlare di fare i froci col culo degli altri.
Questa faccenda mi ricorda tanto Orwell e lo splendido 1984, romanzo sempre citato ma credo ben poco letto dai tanti giornalisti che se ne sciacquano la bocca. In questo capolavoro c'è un passaggio illuminante. Durante la mensa mattutina l'altoparlante che rilascia le notizie annuncia come la razione giornaliera di cioccolato sia stata aumentata da 12 a 15gr (vado a memoria) grazie ai risultati straordinario ottenuti dal grande fratello in ambito di innovazione agricola. Tutti festeggiano, solo il protagonista resta perplesso, lui infatti ricorda  bene che il giorno prima la razione era di ben 20gr a testa. Eppure è l'unico, tutti gli altri hanno scordato. Sembra assurdo, eppure è così, nessuno ricorda e collega. Nessuno evidenzia l'assurdità di tale annuncio e la palese manipolazione.
Quando lessi questo passaggio pensai subito che fosse esagerato, una voluta iperbole. Sono passati dieci anni e più volte mi sono ricreduto. A volte la realtà supera la fantasia.
E quindi chiudo con due citazioni e un video. E chi vuol capire capisca.

Una generazione che ignora la storia non ha passato... né futuro.
R.A.Heinlein

Chi controlla il passato controlla il futuro.
Chi controlla il presente controlla il passato.
G.Orwell

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